Feeds RSS
Feeds RSS

28 novembre 2014

Partorire......la Prima volta!

La gravidanza...versione breve.

Nove mesi di fuoco, sbalzi ormonali continui...della serie rido, piango, rido, mi dispero, sono felice!!
Nove mesi di attesa perchè non vedi l'ora di vedere che faccia ha e nove mesi in cui pensi: "sono gli ultimi di libertà....fammeli assaporare tutti. "
Nove mesi in cui per tutti esisti solo tu e si preoccupano...anche troppo....della tua salute e del tuo appetito, mangi troppo, mangi poco........

Finchè un giorno arrivano quei tanto attesi doloretti....e che si fa??

Vi racconto la mia esperienza.

Ogni parto è diverso dall'altro di questo ero convinta, quindi pur avendo sentito le esperienze delle amiche ed avendo partecipato al corso pre-parto, non avevo proprio idea di cosa avrei provato e di come avrei gestito la situazione....per nove mesi non ci avevo proprio pensato poi un giorno mi trovo qualche macchiolina di sangue ma dolori nulla, ero ovviamente vicina alla data fatidica ed allora nel dubbio chiamo il mio ginecologo che fortunatamente si trovava in ospedale in quel momento, mi dice di passare per un controllo.....vado....faccio il controllo....esito: l'utero si sta preparando ma ancora niente dilatazione puoi tornare a casa tranquilla.

Benissimo, torno a casa ed avviso mio marito, che nel frattempo era al lavoro, che la situazione è sotto controllo. Mi metto a fare le solite cose, inizio a preparare il pranzo, do un'occhiata alle news sul computer quando ad un tratto i doloretti iniziano a fare capolino.....No Panic.....tanto finchè non sono ogni 5 minuti non c'è da preoccuparsi. Comincio a contare l'intervallo fra una contrazione e l'altra....ok ancora distanti.

Azione numero 1: chiamo mio marito" stavolta ci siamo ho le contrazioni"....da parte sua panico totale chiama i tuoi, non restare da sola, vai in ospedale, io arrivo!! La mia risposta è stata: stai tranquillo ci vediamo a casa.

Azione numero 2: saltare il pranzo, nel frattempo arriva mio marito tutto trafelato che non sa che deve fare. Gli dico di pranzare che ancora è tutto nella norma.

Azione numero 3: sono le 15 quasi del pomeriggio, contrazioni iniziate circa alle 13.00, cominciano a diventare più forti....comincio un pochino a realizzare quello che mi sta succedendo....ok si va in ospedale.

Una volta arrivati si fa tutta la trafila burocratica in accettazione, le contrazioni si intensificano e mentre mi chiedono documenti e cose varie comincio a non essere più tanto lucida, il mio unico pensiero diventano quei dolori così strani e così nuovi.

Vado in reparto mi sistemano in camera insieme ad un'altra ragazza come me in travaglio ci siamo conosciute al corso pre-parto e ci facciamo coraggio. La cosa va per le lunghe, nel frattempo arrivano i miei insieme a tutti i parenti....manco avessi già partorito....mio marito decide, visto che siamo in tanti, di fare un salto a casa per dare la pappa al cane......manco a farlo apposta cominciano i dolori veri, sono le 20.00 ed entro in sala travaglio dicendo a mia madre di chiamare Alex lo voglio li con me anche se so, ed io sono daccordo, che al parto non assisterà.

Sala travaglio: l'Ostetrico che mi è capitato è un mito...prima di tutto è un uomo...è simpatico e sa il fatto suo. Il bambino è ancora troppo alto. I dolori fortissimi, ma non mi possono fare epidurale perchè altrimenti si allungherebbero i tempi. Le acque non si sono ancora rotte ed io sono stanchissima. Chiedo il cesareo e tra una contrazione e l'altra non so come ma mi addormento...sono sfinita...siamo a 9 ore di travaglio.

Il mio ostetrico che in quel momento sta diventando anche il mio miglior amico, mi dice di smetterla di chiedere il travaglio perchè posso tranquillamente fare un parto naturale, ormai dice, non manca molto, dilatazione 10 cm..stringo i denti...i dolori sono forti, non me li aspettavo così.

La svolta: finalmente qualcosa cambia....ore 23.00 circa si rompono le acque, il bambino...il mio bambino comincia a prendere la strada dell'uscita...ancora dolori....mio marito entra e esce dalla sala travaglio perchè quella sera ci sono tantissime partorienti e bisogna lasciare libero il passaggio.....finalmente però si va in sala parto...è mezzanotte passata.

Roberto, l'ostetrico, mi dice alzati andiamo di la.....resto abbastanza perplessa....ce la farò a camminare???? Raggiungo la sala parto (che era praticamente a 3 metri di distanza) praticamente di corsa perchè nel frattempo sta arrivando una di quelle contrazioni che non si può scordare.....salgo sul lettino da parto, gambe in posizione....Ci Siamo!!!!

Istruzioni dell'ostetrica, spingi solo quando arriva la contrazione forte e non "sfiatare", ovvero non strillare perchè sprechi fiato ed energia.....risultato?:

alla 2° spinta ho sentito mio figlio scendere,
alla 3° la testa è fuori,
alla 4° Alessio è nato.

E' una sensazione che non si può spiegare: mi hanno appoggiato mio figlio sul petto ed è stato meraviglioso. Il dolore è passato subito e l'adrenalina era incontrollabile.

Per fare due risate: Una volta uscito il bebè la tortura non è finita, deve uscire la placenta, devo disinfettare e "sistemare tutto". Roberto l'ostetrico ha avuto la bella pensata di chiedermi se per caso volevo dare una sbirciatina alla placenta che mi assicurava era intatta....la mia faccia ha assunto un'espressione tra lo stupito e lo schifato...ho rifiutato l'offerta!!

Morale della favola 12 ore tra travaglio e parto. Dopo poche ore dal parto però ero di nuovo in piedi, stanchezza 0 e felicità 1000 e una fame da non credere!!!!

Iaia


0 commenti:

Posta un commento