Care Mamme se vostro figlio frequenta un asilo nido comunale a Roma avrete sicuramente sentito parlare di ciò che sta succedendo.
Grazie al nuovo modello organizzativo strutturato dal Comune di Roma il rapporto maestra/bambini
di 1 a 6 viene di fatto a mancare.
Fino a Dicembre 2014 questa regola proporzionale ci
garantiva che i nostri figli venivano seguiti in maniera attenta, che i
progetti educativi venivano svolti in maniera adeguata e che l’ambiente
scolastico era un luogo tranquillo dove i bimbi apprendevano i rudimenti dello
stare insieme.
Oggi tutto questo non c’è più, una maestra si trova a dover
gestire anche 10 bambini da sola perché, in caso di assenza di una educatrice, non
è più previsto l’invio di una supplente in sostituzione della prima assenza o di fuori rapporto. Il loro turno di lavoro si
allunga con il risultato che anche l’attenzione può calare. In alcuni nidi poi
non è presente la figura del funzionario scolastico quindi le maestre devono
anche programmarsi i turni da sole seguendo delle linee guida impartite dal
Comune stesso. Vi sembra normale?
Per poter gestire 10 bambini (in alcuni casi anche di più) sono
costrette ad accorciare i tempi dedicati
alle attività didattiche o al sonnellino. Il cambio pannolino diventa
una catena di montaggio ed il nido in generale diventa un “parcheggio”.
Questa parola “parcheggio” la sentirete spesso perché molte
mamme si sono mosse ed hanno deciso di chiamare in causa chi è responsabile del
decadimento di queste strutture che sono fondamentali per noi lavoratrici e
soprattutto per i bambini stessi che hanno bisogno di apprendere e relazionarsi
con i loro coetanei fin da piccoli.
Cosa stiamo facendo e cosa possiamo fare.
Quando abbiamo iscritto nostro figlio al nido abbiamo
aderito ad un contratto in cui venivano specificati i termini e le condizioni
per aderire al servizio ed erano specificati anche i nostri obblighi tra cui
quello della retta mensile.
Questa retta tutti noi la paghiamo (ed è giusto pagarla)
regolarmente ma le condizioni del servizio sono cambiate: chi ci ha avvisato??
Non abbiamo potuto scegliere se ci stava bene o meno la nuova situazione la
stiamo solo subendo anzi la stanno subendo i nostri bambini .
Tramite i rappresentanti dei nidi che fanno da portavoce i
genitori si sono uniti facendo un esposto al Comune di Roma per segnalare la
situazione attuale e chiedere che si prendano provvedimenti.
Le educatrici devono
essere messe in condizione di lavorare nel migliore dei modi perché ne va della
salute e della tutela di bambini, bambini molto piccoli compresi in una fascia
di età tra 3 mesi e 3 anni. Non sono oggetti sono persone ed hanno bisogno di
essere sorvegliati e coccolati non “parcheggiati”!!
Presso i Nidi di Roma è possibile firmare l’esposto o la diffida,
se non siete informate chiedete alle vostre rappresentanti .
La prima ondata di firme è stata depositata ieri per un
totale su Roma di circa 3.900 adesioni da parte dei genitori, un buon inizio ma
ancora troppo poco. Più saremo e più avremo speranza di essere ascoltati.
Vi indico qui il sito di Romai che spiega l'argomento ancora più in dettaglio.
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